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Elliot Erwitt Photographer



Biografia

Figlio di emigrati russi, Elliott Erwitt nasce a Parigi nel 1928 e vive la sua infanzia a Milano. Nel 1938 la sua famiglia fa ritorno in Francia per poi emigrare negli Stati Uniti, dove nasce il suo interesse per la fotografia. La sua carriera di fotografo professionista inizia nel 1949 e lo porta spesso a viaggiare in Europa ed anche in Italia. Nel 1953 viene invitato da Robert Capa a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photo , di cui sarà più volte anche presidente. Pur continuando il lavoro di fotografo, negli anni ’70 comincia a girare alcuni film, quali Beauty Knows No Pain; The Glass Makers of Herat; Red White and Blue Grass, premiato dall’American Film Institute. Negli anni ’80 produce anche 17 commedie satiriche per la televisione, per la Home Box Office. Dagli anni ’90 fino ad oggi, alla veneranda età di ottantotto anni,  continua a svolgere un’intensa e varia vita professionale, che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Mentre lavora per giornali e clienti industriali e pubblicitari, Erwitt dedica il suo tempo alla creazione di libri e mostre. Ad oggi è autore di oltre 20 libri fotografici. Le fotografie, per Elliott Erwitt, sono momenti colti dalla spontaneità e mai da una  posa, perchè se la fotografia traduce il reale, ci sono realtà che si rivelano solo agli occhi di un grande fotografo. Come ha detto di lui Cartier-Bresson, “Elliott ha ottenuto il massimo proponendo una gamma di immagini rubate e sprigionanti un aroma, un sorriso dal suo intimo più profondo”.
I suoi soggetti hanno raccontato la vita nella società occidentale, negli USA come nel vecchio Continente e in Giappone,  mostrandone contraddizioni ed eccessi. Ha evidenziato la discriminazione razziale nell’America del secondo dopoguerra e l’aggressività del consumismo, trasmettendo un messaggio di tolleranza e veridicità. Due, però, sono i temi che ricorrono spesso  nelle immagini di Erwitt, bambini e cani.
Predilige scatti in bianco e nero, in cui l’ironia è il tema ricorrente. Un insieme unico e molteplice di soggetti che egli coglie in atteggiamenti semplici per poi esaltarli a suo piacimento in espressioni divertenti e mai scontate. “Uno dei risultati più importanti che puoi raggiungere, è far ridere la gente. Se poi riesci, come ha fatto Chaplin, ad alternare il riso con il pianto, hai ottenuto la conquista più importante in assoluto. Non miro necessariamente a tanto, ma riconosco che si tratta del traguardo supremo.”
Può racchiudersi in questa sua frase, la carriera fotografica di Elliott Erwitt. Una carriera sempre alla ricerca dell’ironia e del grottesco che si nasconde nel  quotidiano.
Lezioni di fotografia di Elliot Erwitt

1. Fotografa divertendoti
Insegnamento:Non possiamo riuscire a cogliere l’umorismo di una scena se noi per primi non riusciamo a divertirci per quello che stiamo facendo... Spesso, le situazioni migliori si verificano…provocandole”

2. Tecnica o messaggio?
Insegnamento: “Nessuna foto con una tecnica compositiva perfetta ma senza alcun contenuto, è mai passata agli annali della fotografia. Quindi è sempre auspicabile avere un occhio di riguardo circa la composizione fotografica, ma solo se ciò non va a discapito del messaggio che si vuole comunicare”.

3. Esprimiti liberamente
Insegnamento: “Anche se sei un professionista e la tua attività fotografica si esplica prevalentemente nell’ambiente professionale, non smettere mai di scattare “solo per te”. Appena hai tempo, dedicati un week end oppure anche solo una parte della giornata ed esci a scattare”.

4. Non avere fretta
Insegnamento: “E’ necessario assegnare una scala di priorità ai nostri impegni, affinché si possa dedicare più tempo a ciò che ci appassiona veramente. E, soprattutto, tieni conto che potresti tornare a casa senza aver scattato nessuna foto  interessante. Solo questa consapevolezza ti rilasserà a tal punto da farti godere completamente di quello che stai facendo permettendoti di cogliere al massimo  ciò che accade intorno a te”.

5. Non progettare
Insegnamento:Un progetto può essere estrapolato anche da un contesto più ampio e realizzato nel corso di mesi o anni e non necessariamente in poche sessioni fotografiche.
Scatta quello che ti piace di più e che al momento ti attira maggiormente, i progetti scaturiranno di conseguenza”.

6. Osserva, osserva, osserva!
Insegnamento: Non subire in modo passivo lo scenario intorno a te ma muoviti, cambia il punto di osservazione. A volte basta spostarsi di pochi metri per cambiare completamente la composizione del tuo scatto e renderlo eccezionale”.

7. Non sentirti mai arrivato
Insegnamento:Sii sempre umile e consapevole che il tuo scatto migliore deve ancora essere scattato. Studia i grandi maestri della fotografia, documentati. C’è sempre qualcosa da imparare e, soprattutto, non smettere mai di guardarti intorno”.















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