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Leonard Freed photographer


Il fotografo americano che amava l’Italia 

“Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete per essere letta come un poema”


Biografia

Nasce nel 1929 a Brooklyn, in una famiglia ebrea di origine russa e di classe operaia. Diversi sono gli anni che dedica  alla pittura, sua iniziale aspirazione di vita. Nei primi anni ’50, in compagnia di un amico pittore, che vive scattando fotografie, viaggia in Italia e capisce che anche per lui quella è la soluzione ideale per coniugare la sua curiosità e il suo desiderio di viaggiare, di conoscere il mondo e  anche se stesso. Torna, così, negli Stati Uniti con l’intento  di diventare un fotografo professionista e cerca i suoi primi soggetti a Little Italy, dove vitalità e tradizioni italoamericane catturano il suo sguardo e anche il suo cuore per sempre. Nel 1958 si trasferisce ad Amsterdam per fotografare la comunità ebraica della città. Durante gli anni sessanta lavora come fotogiornalista freelance e documenta molti eventi, sulla vita degli immigrati italiani, sul Movimento per i Diritti Civili in America, sulla Guerra del Kippur. La sua carriera decolla durante il movimento per i diritti civili, quando comincia a viaggiare insieme a Martin Luther King nella celebre marcia dall'Alabama a Washington. A seguito di ciò, nel 1968, pubblica il suo libro Black in White America, che attira l'attenzione su di lui. All'inizio della sua carriera  Edward Steichen acquista tre sue fotografie per la collezione del MoMA e nel 1967 Cornell Capa lo sceglie come uno dei cinque fotografi partecipanti alla mostra "Concerned Photography". Nel 1972 Freed entra  a far parte dell’agenzia Magnum Photos. Le pubblicazioni a cui ha contribuito, nel corso degli anni,  includono il Der Spiegel, il Die Zeit, il Fortune, Libération, Life, Look, Paris Match, Stern e il The Sunday Times.  Suoi anche quattro film per le televisione giapponese, olandese e belga.
L’ultimo periodo della sua carriera lo vede impegnato a scattare foto in Italia, Paese da lui molto amato e nel quale ha compiuto più di 45 viaggi a partire dagli anni '50.
<IO AMO L’ITALIA>
La sua “storia d’amore” con l’Italia, così come egli  stesso la definiva, ha  avuto inizio tra il 1952 e il 1958, quando compie i primi viaggi in Europa e scopre la passione per la fotografia.
Freed, da  sempre attratto dallo studio della natura umana, muovendo  dalla necessità di ritrovare il senso delle proprie origini attraverso lo studio di comunità tradizionali, si è  innamorato da subito degli italiani che ne incarnavano e ne incarnano le differenti tipologie. Il suo interesse per la  vita della gente comune si osserva negli scatti che immortalano lavoratori siciliani, persone che passeggiano, bambini che giocano o che vanno a scuola, uomini e donne che compiono i tipici gesti del vivere  quotidiano. 
Leonard Freed muore a Garrison, New York, il 30 novembre 2006. 






















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