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lunedì 27 febbraio 2017

Sicilia...l'armonico connubio tra mare, cielo e terra



Descrivere la Sicilia, anche per me, che qui sono nato e cresciuto, non è di certo cosa facile. Tante sarebbero le pagine da scrivere, tante le cose da dire e i luoghi da raccontare. Noi stessi Siciliani, per anni, troppi, amareggiati e forse condizionati da stereotipi che orrendamente hanno descritto questa terra e da pregiudizi che ci hanno etichettati e marchiati a causa dei tristi e noti avvenimenti che hanno intriso di sangue le nostre strade, abbiamo pensato a quest’isola come ad un punto di partenza, un luogo da abbandonare, rifiutare, per andare a cercare il nostro destino altrove. Ma la vera Sicilia non è questa e questi non sono i Siciliani! La Sicilia è altro, la sua essenza direi che è quasi magica, sì difficile da dire e da capire, ma di certo non è quella che molti continuano ancora ad accostare solo ed esclusivamente ai tristi avvenimenti di mafia, trascurando e oscurando, per comodo personale, per mera ignoranza o in nome di una giustificata e doverosa documentazione, quella che è la vera anima di questa terra e quello che nei secoli ha rappresentato per chi ne ha esaltato in versi e parole fascino e bellezza. Un set naturale a cielo aperto, tappa esistenziale e ispirazione creativa anche per i grandi del nostro mondo cinematografico, da Luchino Visconti a Pier Paolo Pasolini... Quest’ultimo venne in Sicilia nel maggio del 1959 e vi fece ritorno nel luglio dello stesso anno per un reportage della rivista Successo...  “Avevo sempre pensato e detto che la città ove preferisco vivere è Roma, seguita da Ferrara e Livorno. Ma non avevo visto ancora, e conosciuto bene, Reggio, Catania, Siracusa. Non c’è il minimo dubbio che vorrei vivere qui: vivere e morirci, non di pace, come Lawrence a Ravello, ma di gioia”  e ancora “ la gente è tutta fuori, ed è la più bella gente d’Italia, razza purissima, elegante, forte e dolce” (da  <Pier Paolo Pasolini e l’Etna – Il Deserto e il Grido>  di Sebastiano Gesù). Cultura, tradizioni, contraddizioni, profumi, colori, fanno della Sicilia un ricco e affascinante palinsesto su cui il tempo ha scritto e riscritto la sua storia. «L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto» [...] «La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra...chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita», così scriveva Goethe nel suo "Viaggio in Italia” e ancora «In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la Sicilia e i siciliani», scriveva Karl Marx-Friedrich Engels nelle sue Opere complete. E’ questa la Sicilia, la mia terra...una terra della cui vera natura noi stessi siciliani dobbiamo riappropriarci. Basta sempre e solo dolore, morti ammazzati e bambini con le armi in pugno. Basta con la Sicilia icona della mafia. Non continuiamo a fare vivere le nuove generazioni  con un’etichetta attaccata alla loro carne, un  marchio indelebile che non gli appartiene. Chi ha mezzi e opportunità , mostri anche l’altra Sicilia, perché , a voler adattare una frase di Roland Barthes “Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia”...ma la cosa peggiore è che condannano, loro malgrado, anche gli altri!

                                                                                    Vito Finocchiaro



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