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Gilles Peress Photographer

" [...] Una fotografia è un testo aperto, nel quale metà del messaggio, o metà del testo, risiede in te e in come lo leggi”. (Gilles Peres)

Biografia
“Nonostante io mi occupi scrupolosamente di realizzare delle buone foto, buone inquadrature, questo a conti fatti, non è la cosa più importante per me. Non sono mai stato interessato a scattare buone foto. È un processo normativo che prima o poi ti rimanda indietro al classicismo e alla perfezione accademica. È uno dei concetti meno interessanti quando si arriva a quella che io chiamo ‘la ricerca’. E la ricerca, in verità, ha a che fare con il connettersi al reale e al processo del vivere”.
                                          

Gilles Peress nasce a Neuilly-sur-Seine, Francia, il 29 dicembre del 1946. Studia scienze politiche presso l'Istituto di Parigi e poi presso l'Università di Vincennes, fino al 1971, quando decide di dedicarsi alla fotografia e ad interessarsi dei conflitti etnici e delle tensioni tra le culture. Tra i suoi lavori quelli in Irlanda del Nord, in Jugoslavia, in Iran e  in Ruanda, tutti pubblicati dalle  maggiori testate internazionali come il New York Time Magazine, il Paris Mach, The New Yorker. Nel 1979, si reca in Iran per cinque settimane. Nel turbine della rivoluzione khomeinista sceglie di fotografare il proprio disorientamento, inventando un linguaggio dell'incertezza con scatti sfocati e mossi. Da questo viaggio torna con una testimonianza molto personale, sul fragile rapporto tra la cultura americana e iraniana, che pubblica sul suo libro Telex Iran: In The Name Of Revolution. Il suo scopo  non è stato quello di realizzare una serie di fotografie eccellenti ma  quello di creare un continuum di immagini e di esperienze. I suoi soggetti, infatti, sono sempre qualcosa di più complesso dei fatti di cui sono testimoni. Le sue non sono immagini univoche bensì sono documenti aperti, una serie di domande senza risposta. Peress mira a stabilire una forte relazione umana con l’avvenimento storico che descrive, creando un racconto che da personale diventa collettivo. Il rapporto tra i suoi  testi e le sue immagini si congiungono formando una storia stratificata e non lineare. Dal 1971 Peress  fa parte di Magnum Photos,  dove per ben due volte ha ricoperto la carica di presidente e  per tre volte quella di vice presidente.  Attualmente  è docente di diritti umani e di fotografia al Bard College di New York ed è un professore di ricerca presso l’Università di Berkeley.
















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