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Jerome Sessini photographer


"Non mi piacciono le categorie rigide. A volte c'è arte nel giornalismo e giornalismo nell'arte. Coscienza, cuore, bellezza, equilibrio e perdita di equilibrio sono essenziali per me"

Jerome Sessini nasce in Francia nel 1968 ed è membro di Magnum Photos dal 2012. Sviluppa la sua passione per la fotografia da autodidatta, scoprendo quella documentaristica attraverso i libri di un amico. Inizia a praticare fotografando persone, paesaggi e quotidianità della gente dei suoi luoghi d’origine. Ha seguito la guerra in Iraq tra il 2003 e il 2008, la caduta del presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide, la presa di Mogadiscio da parte delle milizie islamiche, la guerra in Libano  nel 2006, quella in Libia nel 2011 e quella in Siria tra il 2012 e il 2013. Ha seguito il conflitto in Ucraina fin dal suo inizio e si è recato sul luogo in cui è precipitato l’aereo della Malaysia Airlines, abbattuto da un missile con trecento persone a bordo. Il suo lavoro si concentra, però, al confine tra Messico e Stati Uniti, documentando una terra di nessuno con il suo dramma della droga. Per portare a termine il progetto, Jerome è tornato per ben otto volte in Messico. Ha fotografato strade,  risse, omicidi e scene di crimini con freddo realismo, riuscendo ad entrare anche nelle case di quanti cercano di sopravvivere al male della loro terra. Il risultato è una serie eccezionale di immagini, forti nell’impianto visivo e molto consistenti nel contenuto. Il suo libro “The Wrong Side” apre una finestra sulla devastazione di un Paese piombato in un vero e proprio conflitto civile dopo la guerra dichiarata ai narcotrafficanti nel 2006. Jerome Sessini è calmo e ponderato. I drammi di cui è stato testimone negli anni sono impressi in maniera indelebile nei suoi occhi. La sua riflessività si rispecchia nei suoi scatti che non cercano il clamore, ma riescono ugualmente a farci sentire i sentimenti e le sensazioni colti nei luoghi e nel tempo. Durante i suoi reportage si immerge completamente nella situazione in cui si trova, pensando allo scatto sia prima che dopo, per far sì che le sue foto abbiano un equilibrio tra estetica e informazione. 


















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