Miguel Rio Branco
nasce nel 1946 a
Las Palmas de Gran Canaria, Spagna. Figlio di
diplomatici, cresce fra Portogallo, Svizzera, Brasile e Stati Uniti. E’
pittore, fotografo, regista e creatore di installazioni multimediali. Fin
dall’inizio della sua carriera ha lavorato a lungo in Europa e in America. Ha
studiato presso il New York Institute of Photography e all’Industrial Design
School di Rio de Janeiro. Prima di approdare alla fotografia documentaristica, considerata
di forte carica poetica, è stato fotografo freelance e direttore di fotografia
cinematografica. In pochissimo tempo è stato riconosciuto come uno dei migliori
fotogiornalisti dello scatto a colori. Nel 1980 diventa un associato della
Magnum Photos. Affascinato da sempre dai forti contrasti di colore e dalla luce
dei paesi tropicali, ha fatto del Brasile la sua principale area di ricerca e di esplorazione. La sua pubblicazione Dulce Sudor Amargo, ne è un esempio. In
essa traccia un parallelismo tra il lato sensuale e vitale di Salvador da Bahia
e il lato storico della città, abitato nel 1979 da prostitute ed emarginati. Un saggio sulla vita e sulla morte,
sulle cicatrici lasciate dallo scorrere del tempo. La sua fotografia “è
quasi un materiale fisicizzato, una fusione di corpo e spirito che fa emergere
dinanzi allo sguardo una tensione, quella del nucleo segreto della vita”...
Il suo fotografare è come un teatro muto dove non c’è spazio per la magia della
ripresa, ma solo la casualità della cruda realtà. Tutte le sue foto sono ricche di
un fascino che investe emotivamente e fisicamente, grazie anche al ricorso ai
colori forti, quali il rosso e il nero, che rimangono impressi nella memoria.
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