L’Etna,
a Muntagna, eterna metafora della
contraddizione esistente tra il senso del movimento e l’immobilità del
paesaggio, luogo dove il regno della vita e quello della morte si incontrano. Un
“Catasto magico”, scrive Maria
Corti. Emblema del soprannaturale. Fucina di elaborazione e sedimentazione
dell'immaginario collettivo, che nel corso dei tempi ha forgiato l’idea che in
Sicilia tutto può accadere da un momento all’altro.
(tratto
da <A MUNTAGNA. L’ETERNO
CONNUBIO TRA LA VITA E LA MORTE>
Un
percorso di naturale intimità con il territorio di appartenenza, dove emozioni
e immagini si congiungono in un gioco continuo con simboli e segni. Pubblicazione
prossima di Vito Finocchiaro)
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