ETNA
Rifugio Citelli 1741mt s.l.m.
Per chi, come me, è nato e cresciuto alle pendici dell’Etna ci
sono ricordi che resteranno per sempre profondamente incisi nell’anima.
Scintille di memoria e sguardi rivolti ad un passato vissuto perennemente con gli occhi puntati alla maestosità della nostra Muntagna, che,
inconsapevole, “domina” sulle vite delle sue genti. Un’immagine che mi riporta
indietro nel tempo...l’odore irritante dello zolfo, il calore soffocante del
fiume di lava alle mie spalle, la gomma delle scarpe che si scioglie. Il ricordo di un’esperienza vissuta
da bambino insieme a mio padre, che nei suoi scatti ha fermato per sempre la
forza spettacolare e brutale della
natura.
Vito Finocchiaro
ERUZIONE 1971
Il 5 aprile del 1971, a quota 3000 metri, sul fianco sud, si
aprono due fessure lunghe un centinaio di metri. L’Etna dà inizio ad una delle
sue più spettacolari eruzioni che ha caratterizzato
le attività successive del vulcano. Una spettacolare eruzione durata 69 giorni
e sviluppatasi in due fasi principali. Durante la prima fase, ad un’altezza di 3050 metri, si
aprirono diverse bocche e vennero distrutti sia l'osservatorio Vulcanologico che
la Funivia dell'Etna. Nella seconda fase ben 7 fessure si aprirono a partire da
quota 2800 metri e fino a quota 1800 metri. La colata lavica fuoriuscita dalla
quota più bassa, appena sopra il rifugio Citelli, arrivò fino ai margini del piccolo paesino di Fornazzo, seminando il
terrore fra la popolazione.
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