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Francesco Cito, uno dei migliori fotogiornalisti italiani come lo ha definito Ferdinando Scianna e uno dei più apprezzati sia in Italia che all’estero, è stato presente a Mascali, dal 26 al 29 Gennaio per EikonCulture Eventi. Una serie di appuntamenti, dalla Masterclass alle Letture Portfolio all’incontro con i corsisti di EikonAcademy, densi di forti emozioni, vissute tra racconti e sentimenti umani. Una platea entusiasta ed incantata davanti alle immagini di Cito, a cominciare da quelle sulla guerra, per proseguire con le serie sui punk londinesi, il contrabbando di sigarette in Italia, passando a quelle del progetto sul coma vissuto nelle famiglie, per finire con la teatralità dei matrimoni napoletani. Insieme al pubblico, Francesco ha ripercorso episodi noti e meno noti della sua carriera, facendo diverse considerazioni sulla fotografia sia di ieri che di oggi. Un personaggio dal grande lato umano; un uomo che dal suo primo scatto ha sempre amato stare dentro ad ogni contesto, con il compito di raccontare l’uomo e le sue vicissitudini e a rischio della propria vita. A chi gli ha chiesto quali sono le regole di un buon fotoreporter ha prontamente risposto Prima di tutto l’umiltà…senza smettere mai di raccontare. Un grande professionista che ha segnato la storia della Fotografia italiana. Le sue immagini hanno reso memorabili situazioni, volti, confini e guerre, lasciando tracce indelebili e rendendo immortali anche le più banali quotidianità.
Francesco Cito, uno dei migliori fotogiornalisti italiani come lo ha definito Ferdinando Scianna e uno dei più apprezzati sia in Italia che all’estero, è stato presente a Mascali, dal 26 al 29 Gennaio per EikonCulture Eventi. Una serie di appuntamenti, dalla Masterclass alle Letture Portfolio all’incontro con i corsisti di EikonAcademy, densi di forti emozioni, vissute tra racconti e sentimenti umani. Una platea entusiasta ed incantata davanti alle immagini di Cito, a cominciare da quelle sulla guerra, per proseguire con le serie sui punk londinesi, il contrabbando di sigarette in Italia, passando a quelle del progetto sul coma vissuto nelle famiglie, per finire con la teatralità dei matrimoni napoletani. Insieme al pubblico, Francesco ha ripercorso episodi noti e meno noti della sua carriera, facendo diverse considerazioni sulla fotografia sia di ieri che di oggi. Un personaggio dal grande lato umano; un uomo che dal suo primo scatto ha sempre amato stare dentro ad ogni contesto, con il compito di raccontare l’uomo e le sue vicissitudini e a rischio della propria vita. A chi gli ha chiesto quali sono le regole di un buon fotoreporter ha prontamente risposto Prima di tutto l’umiltà…senza smettere mai di raccontare. Un grande professionista che ha segnato la storia della Fotografia italiana. Le sue immagini hanno reso memorabili situazioni, volti, confini e guerre, lasciando tracce indelebili e rendendo immortali anche le più banali quotidianità.
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